Aperte sul sito le iscrizioni per la nuova edizione del Media Contest. In palio l’opportunità di firmare un contratto freelance di un anno con Salto.Bz, uno di sei mesi con Unimondo e un viaggio al Parlamento Europeo.
Torna a sostegno della media education il contest promosso e organizzato da Tempora ODV, giunto quest’anno alla seconda edizione. Offre a ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni una serie di incontri formativi di alto livello nel campo della comunicazione e dei media. Questi saranno replicati sulle quattro sedi di Trento, Rovereto, Novaledo e Roncegno Terme.
I partecipanti avranno l’occasione di mettere in pratica quanto appreso grazie ad un percorso esperienziale della durata di 3 mesi con prestigiosi Partner sul territorio, al fine di creare reali opportunità lavorative.
Infine, gli sfidanti si giocheranno il tutto e per tutto con un elaborato inedito, a scelta tra testo giornalistico, video o podcast.
Il primo classificato potrà aggiudicarsi un contratto freelance con la testa online Salto.Bz mentre per tutti i primi 6 classificati è previsto un viaggio al Parlamento Europeo.
In più, quest’anno è stato istituito un premio speciale in memoria di Piergiorgio Cattani: un contratto di lavoro freelance di 6 mesi con la testata Unimondo.
Per saperne di più ne abbiamo parlato con Luigi Prosser, collaboratore di Tempora ODV che ha coadiuvato la Project Manager Giovanna Venditti.
Una delle novità di quest’anno è il Festival Agenda 2030 che accoglie una serie di iniziative ispirate all’obiettivo 4 dell’Agenda Europea. Come si inserisce al suo interno il Media Contest?
«Il Media Contest è alla sua seconda edizione. L’idea di fondo resta la stessa, ma cambia casa e si rinnova nella forma e nei contenuti. Come sezione del Festival Agenda 2030 non può che guardare al futuro, interrogandosi sulle competenze e professionalità del domani. È stata implementata la proposta dei workshop: più tempo dedicato alla pratica e più momenti in cui gli iscritti saranno chiamati a mettersi in gioco.
Il fulcro dell’offerta formativa sono i media studies, i relatori esperti dei vari settori – sia formatori che professionisti. Questi sono attori del territorio, non sono di passaggio e credo sia importante: raccontano la storia di una crescita professionale locale possibile e concreta.
La proposta sui temi è eclettica, non sono necessarie conoscenze pregresse. Quello che serve è in primis la curiosità: il Media Contest non può e non vuole concentrarsi su un unico aspetto. Piuttosto aprire porte e finestre sul futuro, costruire ponti tra i saperi.
Agli incontri formativi saranno anche affiancati tre eventi della sezione Public Talk (con una frequenza totale richiesta di almeno 14 incontri su 18).»
Chiarito l'obiettivo formativo, qual è il valore aggiunto del Media Contest? Perché iscriversi?
«Credo sia facile individuare il punto di forza del Media Contest. Al netto di un valore formativo immediato e spendibile, quello che fa la differenza è la rete.
Il primo premio e il riconoscimento offerto da Unimondo sono solo gli esempi palesi: non sarebbe la prima volta che dal Percorso esperienziale gli iscritti portano a casa collaborazioni solide e durature. In tre mesi i Partner hanno modo di saggiare appieno gli iscritti e anche tra gli stessi partecipanti possono nascere delle opportunità interessanti.
Sta tutto nel conoscersi, nel formalizzare il rapporto e apprezzare le rispettive competenze, trovare gli incastri giusti. Un profilo professionale solido si costruisce anche così. Un po’ come su LinkedIn, ma nella vita vera.»
Una rete di Partner che si intreccia anche con i territori coinvolti, che tipo di ruolo hanno nell’iniziativa?
«La scommessa di Tempora è sempre duplice. Da un lato i giovani e dall’altro il territorio. Rovereto e Trento sono partner consolidati, e fa piacere ritrovare negli anni il favore delle istituzioni. Allo stesso tempo sono sedi “comode”. Le progettualità abbondano e come città universitarie ben rappresentano il target del Media Contest.
Novaledo e Roncegno Terme sono le new entry, l’opportunità da cogliere: il Festival Agenda 2030 in questo senso si ramifica, cercando di raggiungere e coinvolgere anche zone più limitrofe. In Trentino il rischio è sempre quello di dimenticare che c’è una popolazione viva e vivace anche al di fuori dei centri urbani più grandi.
Ecco perché quattro sedi operative, ognuna con una figura tutor di riferimento. Il rapporto con gli iscritti ed il territorio va curato. Credo faccia anche fede a tal proposito la rete dei Partner: nessuno si è appuntato per fare numero, sono tutti coinvolti e attori del progetto.»
Le iscrizioni sono aperte ma quali sono i requisiti per partecipare? E quando sono previste le prime lezioni?
«Il target sono i giovani tra i 18 e 35 anni – con una finestra sei mesi di tolleranza – ma questo dato vale solo per l’iscrizione. Pur senza competere, gli eventi sono aperti a chiunque desideri assistere e questo vale per l’intero Festival Agenda 2030.
Il form di iscrizione è disponibile sul sito, così come tutti i dettagli che si trovano nel regolamento che è stato pubblicato. Gli iscritti dovranno scegliere subito una sede, anche se sarà possibile recuperare uno o più appuntamenti su un'altra sede, previo accordo con l'Associazione.
La formazione parte a settembre, tutte le date si possono trovare già sul sito. Ogni aggiornamento avverrà tramite il sito festivalagenda2030.com oppure sulle pagine social dedicate.»
Media Contest fa parte del progetto Festival Agenda 2030 ed è promosso dall’associazione Tempora ODV. I partner dell’iniziativa sono: Comuni di Trento, Rovereto, Novaledo, Roncegno Terme, Forum Trentino per la pace e i diritti umani, Fondazione Trentina Alcide De Gasperi, Fondazione Antonio Megalizzi,Fondazione Fontana, APT Valsugana Lagorai, Opera Armida Barelli, Centro d’Istruzione Marie Curie, Istituto Comprensivo Centro Valsugana, CDM Centro Didattico MusicaTeatro-Danza, Coop. Mercurio, Coop, La Rete, Trentino Impact Hub, Salto.bz, Il Dolomiti, Unimondo, Gottardi srl, UnderTrenta, Into it, Gruppo Alpini Novaledo.
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